Maynara e Kerolyn, nonostante i nomi vagamente americanizzanti, sono brasiliane purosangue. Colpa della televisione che diffonde l’USA-style, naturalmente reinterpretato dalla fantasia popolare della nostra gente.
Beh, le due piccole – hanno 10 anni – fanno parte di un minuto ma agguerrito esercito di collaboratrici del padre missionario, specializzate in servizio d’altare: insomma, sono delle chierichette.
Insieme a loro potrei elencare Bia, Larissa e Nataly, ma le prime due si distaccano per fedeltà, fantasia e… intraprendenza in servizio.
Due episodi.
Il vangelo della messa era quello della porta stretta: per spiegarlo, dico che questa porta stretta, per noi, è per esempio quando facciamo qualche sacrifico per gli altri, per aiutarli. Tutto chiaro? Siii, rispondono i bambini in coro.
Bene, qualcuno potrebbe fare un esempio?
Kerolyn alza la mano: Io! È stato quando ho fatto copiare alla mia amica il compito in classe di matematica! (risata generale degli adulti presenti in chiesa…)
Ma senti – chiedo io – dov’è il sacrificio, qui?
Beh, non è mica stato facile, la maestra stava controllando…!
Il boato e l’applauso generale mi hanno impedito qualunque commento al vivo…
Secondo episodio. Una volta al mese celebriamo la messa per le donne in attesa, nella quale, alla fine, diamo sempre un regalino: pannolini, vestitini per neonati, latte in polvere, ecc ecc.
Tutto ben incartato, senza sapere cosa c’è dentro. E quindi, un pacchetto piccolo puó contentere un regalo prezioso, e viceversa.
Sotto il mio vigile sguardo direttivo, le due chierichette fanno l’estrazione e li consegnano, prima della benedizione finale.
Siccome sull’altare c’erano dieci regali e le mamme erano otto, avanzavano due pacchettini…
Così io dico al microfono: “questi due regali li teniamo per la messa del mese pross…” non faccio nemmeno in tempo a finire, e le mie due chierichette li hanno già consegnati alle mamme che avevano ricevuto il pacchetto più piccolo.
E al mio sguardo interrogativo, Maynara risponde decisa: “ma padre, hai visto che regalo piccolino avevano ricevuto quelle due, no???”
Certo, certo, scusate se avevo pensato diversamente… Risata generale.
Questa è vera intraprendenza liturgica femminile!