Padre Natale Brambilla

Nato in Italia nel 1963, trascorro la mia infanzia e adolescenza a Santa Maria Hoè (LC).
Fin da bambino la bellezza naturale della regione mi attrae in solitarie camminate; il fascino della montagna alimenta il mio desiderio di Infinito.
Inizio in questo periodo il mio rapporto con la fotografia, come strumento per “fermare” e trasmettere la bellezza che mi circonda.
Nel 1983 vivo una forte esperienza di Dio e in seguito maturo la decisione di diventare padre missionario del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere).
Ordinato sacerdote nel 1990, per sette anni sono animatore a Sotto il Monte (BG) e dopo essere passato per USA e Bangladesh, nel 2000 arrivo in Brasile.
Nel 2003 sono destinato alla parrocchia S. Francisco Xavier, nella periferia sud di S. Paolo.
Nel 2009 il PIME mi invia ad aprire una nuova presenza a Pirambù, nello stato di Sergipe. Dal paesaggio urbano e caotico passo improvvisamente alle spiagge tranquille e calde del Nordest brasiliano.
Nell’ottobre 2013 vengo richiamato in Italia per prestare un servizio al PIME di Milano per alcuni anni, in attesa del ritorno in Brasile.

Il Brasile

Il Brasile è il 5° paese più grande del mondo: ha 8.514.876 km2 di superficie, piú di 28 volte l’Italia…

É una federazione composta da 27 stati e 5.564 comuni.
Essendo così grande, il suo clima varia molto, così anche la vegetazione, gli usi e i costumi.
Persino la gente è molto diversa: ci sono un po’ tutte le razze, dagli indios ai neri, dagli asiatici ai bianchi.
Il 15% della popolazione brasiliana ha origini italiane.
La lingua principale è il portoghese, lasciato in eredità dai colonizzatori. Ci sono poi altre 180 lingue native, parlate da minoranze indigene.
La sua capitale è Brasilia e la moneta nazionale è il Real.

Missione in Brasile

Brasile

Sono arrivato in Brasile nel maggio 2000.
Dopo lo studio della lingua ho lavorato a S. Paolo fino al 2009, con una parentesi di un anno Ibiporã, Paranà.
Dal febbraio 2009 mi trasferisco a Pirambú, Sergipe, per aprire una nuova presenza del PIME, dove sono rimasto fino al mio rientro temporaneo in Italia, nel settembre 2013.

 

Sergipe

Nell’aprile 2007 una piccola spedizione formata dai padri Piero Facci e Benedito Libano, PIME, esplorava la diocesi di Propriá, nello stato di Sergipe.
Accolti con entusiasmo dal vescovo Mons. Mario Rino Sivieri (vedi lettera), stabilivano i contatti e sondavano la possibilitá di una presenza PIME nel Nordest brasiliano.
Dopo essere stato proposto all’assemblea regionale PIME Brasile Sud dall’allora superiore p. Toninho Nunes, l’anno dopo il suo successore p. Antonio Palermo concretizzava l’avvio del progetto.
Così, il 25 febbraio di quell’anno cominciava la nuova avventura PIME in Nordest! E io dal caos urbano di S. Paolo mi trasferivo nelle spiagge assolate di Pirambú, cercando riparo all’ombra delle palme da cocco…

Cosa si propone il PIME con questa nuova presenza?

  1. Animare e formare missionariamente il clero e le comunità delle tre diocesi dello stato di Sergipe (vedi Costituzioni 1.2), promuovendo le attività della Dimensione Missionaria della Chiesa brasiliana
  2. Accogliere e accompagnare i giovani che vorranno consacrarsi a Dio per la missione
  3. Diffondere “passione missionaria” in tutto il Nordest, ovunque saremo chiamati.

Pirambú

Pirambú è un piccolo comune del litorale sergipano. Situato 30 Km a nord di Aracajú, capitale dello stato, vive principalmente di pesca (é una zona ricca di gamberetti), coltivazione di cocco e un poco di allevamento. Conta 8.227 abitanti, distribuiti tra il centro e 9 frazioni in un raggio di 30 Km.

Pirambú è il nome di un pesce e viene dalla lingua indigena tupì-guaranì: significa pesce grande, abbondanza.

La chiesa parrocchiale è dedicata alla Madonna di Lourdes. Oltre alla comunità del centro, la parrocchia possiede 9 cappelle, in altrettanti sottocentri.